Recruiting è spesso associato alla parola “talento”, come se l’aspirazione di ogni selezionatore “che si rispetti” sia la ricerca dal candidato migliore per il ruolo che sta cercando. Nel proporre la Selezione sostenibile abbiamo ribadito la necessità di abbandonare quella tendenza continua a stabilire (dal vocabolario Treccani: a rendere stabile, rendere saldo, fermo, durevole!) in che misura quel/quella candidato/a, abbia i requisiti di accesso a questa/quella offerta lavorativa, senza fermarsi a misurare quanto quei contesti formativi/lavorativi sono effettivamente in grado di ‘stabilire’, in favore di questo/a o quel/quella candidato/a, condizioni lavorative dignitose e sufficientemente soddisfacenti (un approfondimento sul tema della dignità nel lavoro durante la profanazione lo troviamo in Salvatore Soresi.
Selezionare (scegliere) i candidati richiede la voglia di lasciarsi stupire dallo scarto tra capacità e abilità del “profilo ideale” e ciò di cui ho veramente bisogno per il mio business e che non sapevo esistesse (e che non sapevo di volere!).
Reclutare un talento o Scegliere una squadra di talenti
Reclutare un “Talento” richiede in realtà saper scegliere i membri per generare una squadra di professionisti che sappia valorizzare reciprocamente i propri talenti e le proprie differenze e che sappia combinare le proprie capacità per la risoluzione del problema, senza ricadute e senza sprechi di risorse.
Squadre di talento, che riconoscono i reciproci talenti, si nutrono delle proprie reciproche aspirazioni professionali: decidere di voler cambiare il mondo con il proprio lavoro è un atto di volontà e consapevolezza.
In selezione vogliamo proporre visioni che aiutino la persona a seguire un proprio “oriente”, un percorso ritenuto luminoso e soddisfacente per sé, lasciando ai reclutatori e ai cacciatori di teste – quelli interessati solo alla propria eccellenza e alla competizione con altri professionisti del settore – il compito di indicare le “persone giuste” da “impiegare” in funzione di prodotti che spesso hanno poco a che fare con il “bene comune”, il benessere, la bellezza della carriera, la soddisfazione personale e, in conclusione, con la prosperità dell’azienda stessa.
Qualcuno che vede nell’azienda un luogo nel quale affrontare le sfide del futuro, qualcuno che è pronto a spendersi per un risultato di lungo termine, anche se forse non lo vedrà: questo è quello che noi chiamiamo candidato ideale.
Ricerche recenti ci raccontano che sempre più candidati scelgono aziende nelle quali riconoscono una cultura aziendale comune e la generazione Zeta è particolarmente attenta a rifiutare aziende che non si mostrano decisamente interessate al benessere delle proprie persone.
I nostri servizi specifici
Ma che cosa vuol dire in concreto? Cosa cambia tra una selezione “solita” alla ricerca dei talenti, e una selezione “sostenibile” alla ricerca di squadre di talenti con aspirazioni professionali compatibili?
Stesura dell’annuncio
Vuol dire stendere una job profile e sentirsi dire dal cliente “nessuno mi aveva mai posto così tante domande su di me e su che tipo di valori e di persona vorrei avere al mio fianco in azienda”.
Colloqui di selezione e assessment
Vuol dire incontrare un candidato/a e riuscire ad intravedere con lui/lei il percorso che permetta di dare un contributo di valore alla sua azienda mentre persegue le proprie aspirazioni professionali.
Presentazione della rosa dei candidati
Vogliamo ritornare a far incontrare storie aziendali e persone, rintracciare percorsi inusuali di incontro e mutuo arricchimento.
Non si tratta quindi di stravolgere processi o di aumentare i costi, ma di usare la forza dell’ispirazione creativa – un valore per il business e uno dei 7 pilastri di Impatto Puro.
Vogliamo generare una Employee Experience che
- inizia con il Recruiting,
- potenzia l’Employer Branding,
- facilita l’Onboarding
- e genera Welfare.
Un investimento per 4 risultati. Se ti interessa ricevere un’offerta personalizzata per il nostro servizio di Selezione o altro, contattaci. Per approfondimenti, continua a leggere qui.